Io abito in provincia ma oggi voglio accompagnarvi nella mia città, Parma. Anche per voi vale la regola che il posto che si conosce di meno è proprio quello più vicino? Per me è un po' così, ho conosciuto la mia città quando ho dovuto fare da Cicerone ad altri.
Definire Parma una città forse è troppo. Però è ricca, intendo ricca di storia, di cultura, di arte culinaria. La prima cosa che mi dicono tutti è "Ah sei di Parma? Eh li si che sì che si mangia bene!". E' vero, ecco, si mangia proprio bene, e che nessuno si presenti davanti a me a dire il contrario. Non per niente infatti è stata scelta dall'Europa come sede dell'EFSA (European Food Safety Authority) ed è proprio a Parma che si svolge CIBUS, il salone internazionale dell'alimentazione.
Parma è una città antica, nasce nel 183 a.C. su un insediamento Celtico, pensate, e fiorisce presto grazie alla posizione strategica sulla rete stradale diventando, sotto l'imperatore romano Augusto, un fiorente centro per il commercio di prodotti alimentari (già allora!) e per i tessuti. Durante e dopo il Rinascimento si trasforma, si arricchisce nel grande Ducato di Parma e Piacenza coi Farnese, poi annesso alla fine del 1700 all'Impero Francese. Entra in scena Maria Luigia, moglie di Napoleone, a cui viene assegnato il Ducato, che risollevò Parma e la portò alla fama e allo splendore, molto amata dai sudditi. Ancora oggi a Parma si respira il profumo di Maria Luigia, che adorava le violette che crescono selvatiche in primavera e che trovate nella famosa acqua di colonia "La violetta di Parma", in molte antiche profumerie della città.
Vi ho incuriosito?
Se arrivate al mattino potete parcheggiare in uno dei parcheggi scambiatori che circondano la città, prendere l'autobus e arrivare comodamente in centro. Il centro è Piazza Garibaldi, con il suo Garibaldi, il palazzo del comune, quello del Podestà e soprattutto il palazzo del Governatore con le famose Meridiane. Questa è "la piazza", fulcro di quasi tutti gli eventi di rilievo.
Palazzo del Governatore |
Palazzo del Podestà |
Da lì si scende in via Cavour, la via dei negozi fashion dove i ragazzi fanno "la vasca", ovvero camminano avanti e indietro con gli amici per "farsi vedere". Arrivati quasi in fondo alla via, sulla destra l'occhio viene rapito dalla piazza del Duomo e dal Battistero. Il Battistero dell'Antelami per me rimane sempre un simbolo, uno dei più importanti monumenti medioevali italiani. Nel Duomo sicuramente da ammirare opere di Benedetto Antelami e la famosa cupola affrescata dal Correggio. Dietro al Duomo, bella anche la Chiesa e il convento di S.Giovanni Evangelista che contiene una chicca, la farmacia-spezieria risalente al 1500.
Duomo e Battistero |
Battistero |
Se siete ormai affamati, per il pranzo a Parma non avrete problemi, oltre ai tanti ristoranti trovate molte gastronomie e salumerie che offrono pranzi veloci e taglieri di salumi misti tipici della zona (il famoso crudo di Parma, culaccia, culatello di Zibello, spalla cotta di San Secondo, salame di Felino... devo continuare?) e formaggi tra cui ovviamente il celeberrimo Parmigiano Reggiano da gustare con l'uva o con marmellate dolci, agrodolci e miele. Se però volete fare come i veri parmigiani dovete fermarvi a mangiare un panino da "Pepèn", in Borgo S. Ambrogio n.2, che è un'istituzione, ma anche "da Walter, la Clinica del Panino", in Borgo Palmia n.4.
Nel pomeriggio potete riprendere il giro passando da Piazzale della Pace con il suo verde prato su cui potete anche fare un riposino dopo pranzo. La Piazza è dominata dal Palazzo della Pilotta, un'imponente costruzione voluta dal Duca di Parma della famiglia Farnese che ospita il Museo Archeologico Nazionale, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, da non perdere, con opere del Correggio, del Parmigianino, Anselmi e molti altri. La "Schiava Turca" del Parmigianino ne è sicuramente il simbolo.
Palazzo Pilotta |
Marito in piazzale della Pace. |
Superando la Pilotta alle sue spalle si attraversa il ponte Verdi sul torrente Parma e si entra nel Parco Ducale, che era la corte del Duca Farnese, poi risistemato dall'architetto Petitot e aperto al pubblico da Maria Luigia. Se la giornata è bella, due passi nel parco valgono la pena, almeno fino ad ammirare il Palazzo Ducale che in tempi recenti è tornato alla fama in quanto sede del nucleo dei Carabinieri dei RIS di Parma, ora dismessa.
Il mio amico Franz si aggira con fare sospetto davanti alla vecchia sede dei RIS di Parma (Palazzo Ducale) |
Tornando verso Piazza Garibaldi, sosta obbligatoria al Teatro Regio, di cui purtroppo non ho foto. Il celeberrimo teatro fu voluto da Maria Luigia, che desiderava che Parma avesse un teatro moderno e importante. Sicuramente è riuscita nell'intento. Il Regio ha visto nascere il talento di un signore dal nome Giuseppe Verdi, nato nella vicina Busseto, nella frazione Roncole Verdi per la precisione, ed è quindi subito diventato il tempio della musica lirica con un pubblico conosciuto come tra i più raffinati ed esigenti. Entrare al Regio è sempre mozzafiato.
Quasi di Fronte al Teatro, una piccola visita va dedicata alla Chiesa della Steccata, affrescata anch'essa dal Parmigianino.
Prima di rientrare in Piazza Garibaldi, se siete stanchi di chiese e monumenti, potete fare una breve deviazione in zona universitaria e visitare il Museo di Storia Naturale dell'Università, nella sua sede storica di via Università n.12 (visitabile però purtroppo solo il lunedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.00). Per me che sono biologa è ricco di curiosità. Risale alla metà del 1700 e custodisce un museo zoologico con collezioni di insetti e vertebrati raccolte da illustri naturalisti e provenienti anche dall'Africa. Se avete bambini (ma anche no) sarà sicuramente una visita interessante.
Una passeggiata sul lungo Parma può anche offrire angoli caratteristici e suggestivi... poi per la cena affidatevi a ristoranti e trattorie che servono tipica cucina parmigiana. Non potete andarvene senza aver assaggiato un piatto di tortelli d'erbetta, di patate, i cappelletti in brodo (qui si chiamano "galleggianti"), i profumatissimi funghi IGP di Borgotaro, la torta fritta col salume, gli arrosti e i brasati tipici della nostra cucina. No, non potete proprio. La scelta di ristoranti è davvero ampia.
Parma di sera, soprattutto nella bella stagione, si anima di persone. Al venerdì c'è la "movida" nei locali e per strada in via Farini e d'estate moltissime manifestazioni culturali, feste e sagre di tutti i tipi, come esige la buona tradizione emiliana.
A settembre è sicuramente degno di nota (e buona occasione per visitare la città) il Festival del prosciutto di Parma, un vero e proprio evento per conoscere (e assaggiare ovunque) questo famoso prodotto italiano.
In provincia invece tra settembre e ottobre spopolano fiere e sagre di castagne e funghi, soprattutto il fungo porcino IGP di Borgotaro che è una vera delizia!
Ecco, questo è solo un piccolo assaggio di Parma, dei suoi volti e dei suoi profumi. Non posso comunque non nominare anche i dintorni, con gli innumerevoli castelli, le rocche, paesini che sono vere e proprie chicche.
Insomma, quando arrivate?
Che bel viaggetto che ho fatto negli ultimi dieci minuti ... :)
RispondiEliminaGrazie , potrebbe essere uno spunto per il prossimo last week!
Grazie mille!
EliminaBella Parma! E che fame....
RispondiEliminaVero eh? Il cibo è decisamente un punto a favore :)
EliminaMa grazie, una guida utilissima, la terrò presente....vergognosamente non sono mai stata a Parma
RispondiEliminaPensa che io da Parma non ero mai stata a Bologna fino a pochi anni fa... sembra incredibile ma è vero!
Eliminabella città!
RispondiEliminaChe meraviglia! Purtroppo non ho mai avuto occasione di visitare questa bella città.
RispondiEliminaAllora ti aspetto! :)
EliminaCon me sfondi una porta aperta, io sono innamorata di Parma!! Ci sono stata per la prima volta nel 2003, pioveva fortissimo e io ero chiusa da qualche parte a Vigatto a mangiare tortelli con le erbette e torta fritta col salume in compagnia di un gruppo di amici. Parma l'ho vista dalla macchina. Poi nel 2005 ho fatto quella che in tanti hanno definito una pazzia: io che non prendevo mai un treno da sola (tutta una serie di motivi dietro questa cosa che non sto a raccontare) decido di andare a trovare degli amici a Fornovo... Il treno da Milano aveva un ritardo che mi ha fatto perdere la coincidenza per Fornovo e così avevo una mattina libera... Mi vedo ancora col mio trolley sui ciotoli del centro, le ballerine rosse ai piedi, la macchina fotografica da perfetta turista, i muri gialli delle case, l'aria frizzante di una mattina di giugno: ero libera, mi sentivo libera! Non sono più tornata a Parma e non mi sono mai più sentita così ma ricordo tutto come fosse ieri... (nostalgia nostalgia canaglia!!)
RispondiEliminaMa davvero? Che bel racconto, grazie! E poi... hai degli amici a Fornovo? Io abito vicinissimo!
EliminaA Sivizzano per la precisione!
EliminaAh ecco, non sono molto pratica di quella zona ma la conosco, sono delle belle colline! io invece sono dall'altra parte della vallata ;)
EliminaIo l'ho visitata in inverno, ma le tue bellissime foto mi hanno fatto venire voglia di tornare! :-)
RispondiEliminaE anche tu, avvisami se ritorni!
EliminaUh ce l'hai fatta alla fine!!! brava Laurix, bel post :) Io ho due amici carissimi che abitano vicino a Parma... un po' strani eh, lei ama i teschi e lui è mezzo straniero... ma che vuoi, gli voglio tanto bene :P
RispondiEliminaMa sarai sciocchina? E perché non me lo hai mai detto? La prossima volta che vai a trovarli dimmelo che ci incontriamo, magari ti faccio fare un giretto per Parma ;)
Elimina