giovedì 18 gennaio 2018

Di mindfulness, consapevolezza, crescita e creatività.

Ok, se dal titolo vi sembra che ci sia un po' troppo... forse avete ragione. Avevo scritto che sarei tornata a raccontarmi e avevo scritto che sono mesi che viaggiano a cavallo tra la difficoltà e la bellezza. Sicuramente impegnativi, mesi che mettono a dura prova, che costringono a guardarsi dentro, che ti sfidano fissandoti negli occhi.
Al di là della storia personale di ognuna di noi, forse capita anche a voi di sentirvi in periodi di questo tipo. Come ne veniamo fuori?

Ho sempre pensato che camminare nella Natura sia un buon approccio, perché riconnette con le cose semplici e costringe a guardarsi attorno (ridimensionando spesso il valore dei problemi che ci affliggono) ma anche a guardarsi dentro con sincerità.

Domenica scorsa io e l'idraulico siamo scappati al mare, in Versilia, che è molto vicina a casa nostra e che custodisce moltissimi ricordi della nostra adolescenza.
Proprio qui, nei posti che conosciamo e che ci hanno accolti tante volte, è facile liberare i pensieri e lasciarsi andare ad una tenera nostalgia.

In Versilia abbiamo camminato sulla spiaggia e abbiamo lasciato che lo sguardo si perdesse nell'orizzonte liquido. Adoro il mare d'inverno, molti lo considerano triste come considerano triste l'inverno stesso, invece per me non c'è niente di più poetico. Sarà perché sono una persona introspettiva, sarà che cerco di vedere il lato bello delle cose ma tutte quelle cabine chiuse mi sembrano così serene e tranquille, così intente a godersi il loro meritato riposo. Ci sarà tempo per la confusione, adesso godiamoci la pace.






Abbiamo ricordato chi siamo stati e pensato a come questo ci aiuterà a costruire chi saremo. A questo serve il passato, a raccontare chi siamo ma soprattutto a costruire la persona che saremo.

Può succedere di lasciarsi andare alla tristezza, avere pensieri negativi, stress e soprattutto preoccupazioni. E' umano e normale, quello che conta è scegliere di non lasciarsi sopraffare.

Avete mai sentito parlare di Mindfulness? La mindfulness è difficile da spiegare ma possiamo dire che è una forma particolare di consapevolezza in cui si presta attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante. Si può dire che sia una forma di meditazione (ma più un modo di vivere) che aiuta, semplificando davvero tanto, proprio a superare l'atteggiamento negativo e la preoccupazione che inevitabilmente alberga nel nostro modo di vivere quotidiano. La consapevolezza del momento presente, del qui, ora.
Le esperienze e il vivere pienamente la vita portano con se anche una quota di disagio, preoccupazione e dolore che, grazie ad un atteggiamento di consapevolezza (la mindfulness) può diventare motivo di crescita e creatività.
Noi siamo qui, adesso, quello su cui possiamo agire è il presente e l'atteggiamento con cui lo affrontiamo è ciò che fa la differenza.
A questo mi è servito camminare sulla spiaggia: a guardare il presente, cercando di viverlo al meglio, perché troppo spesso mi sto perdendo in quello che potrebbe succedere e rischio di esserne sopraffatta.

Questo è il link della AIM, l'Associazione Italiana per la Mindfulness, se avete voglia di approfondire (ci sono anche diversi corsi in tutta Italia).



Mi ci sono avvicinata questa estate grazie a Flow Magazine e accidenti, proprio in un momento davvero significativo in cui "mi ci voleva". Ho acquistato il numero di Flow dedicato alla mindfulness e l'ho studiato come un libro sacro, sentendomi subito a mio agio in questo modo di affrontare le cose.


Vi lascio qualche suggerimento/insegnamento che ho tratto dalla lettura e che ho sentito molto utile:

  • Gentilezza e accettazione: non possiamo fare tutto in modo perfetto e dobbiamo cercare di smettere di essere perfette per tutti. Più gentilezza verso noi stesse ci porterà più felicità.
  • Siamo nel presente qui e adesso, portiamo l'attenzione sulle esperienze che arricchiscono le nostre vite piuttosto che continuare a pensare a quello che è stato in passato (o a preoccuparsi per il futuro)
  • Scegliere consapevolmente di non lasciarsi sopraffare dai pensieri negativi
  • Sforzarsi di cercare la felicità nelle cose semplici e di goderle quando le troviamo
  • Se ci sentiamo stressate e sopraffatte, concentriamoci su qualcosa che ci piace in quel momento: un profumo, un suono, un gusto... se siamo coscienti di ciò che ci circonda, ci calmiamo e riusciremo a concentrarci meglio e a trovare l'ispirazione creativa
  • Essere meno in "doing mode" e più in "being mode"


Questi sono solo alcuni degli insegnamenti della mindfulness e anche se pensate "va beh, ma lo sapevo già", fermatevi a riflettere su quanto sia difficile seguirli davvero nel quotidiano e provate a farlo, con consapevolezza! Io ci sto provando e ne trovo davvero giovamento.


Foto scattata a Creta in agosto 2017



Per approfondire, tempo fa, anche Tulimami ha scritto di mindfulness in questo bellissimo post "Minfulness for creative people" dove intervista Elisa Chiodarelli di Quiet Room che la mindfulness la insegna. Utilissimo!

E voi conoscevate già la mindfulness? La trovate nelle vostre corde, la praticate a modo vostro? Vi sembra utile? Aspetto i vostri pensieri nei commenti




2 commenti:

  1. ciao ! ho letto con piacere ed atenzione il tuo post qui sul blog dopo aver visto che ne accennavi su instagram. hai usato parole bellissime per parlare della mindfulness, complimenti. anch'io pratico la mindfulness come modo di vivere oltre che meditazione in se stessa, ho seguito il primo livello di MBSR all'AIM e lo consiglio a chi ha voglia di dare un senso al presente. ancora complimenti e grazie Aleyogi66

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    1. Ciao Ale, grazie! Addirittura hai fatto il corso *_* Che bello sapere che, pur da profana, ho usato le parole giuste e grazie mille a te per aver lasciato la tua esperienza e il tuo suggerimento!

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