mercoledì 30 settembre 2015

Gipsy vintage home in Australia

A volte mi capita di imbattermi in foto di case che mi fanno l'effetto del miele su un'orsetta golosa... eppure a guardarle bene sembra quasi che non siano adatte a me. Invece penso che proprio per il fatto che mi piacciono così tanto, rispecchino esattamente quello che ho dentro.
Spesso sono industriali, spesso eclettiche, a volte nordiche, spesso etniche e spesso boho/gipsy... come questa.
Questa è la casa di una creativa e stylist, Rebecca Williams, proprietaria di Naughty Shorts e stylist di Sugarshack Styling Co. e si trova in Australia. Ok, punto primo a favore.

Un misto di gipsy, flea market, vintage, riuso creativo... una falsa aria trasandata che se ci provassi io la mia casa sembrerebbe un pollaio. Ma come si fa, me lo sapete spiegare? No niente, a me non rimane altro che guardare e sognare...





All photos via apartmenttherapy
per vedere l'intero tour della casa clicca qui

mercoledì 23 settembre 2015

Benvenuto autunno, oggi ricominciamo assieme

23 settembre, equinozio d'autunno. Benvenuta, stagione del mio cuore!
Ultimamente ho passato giorni difficili ed altri giorni difficili arriveranno ma io sono più ricca: ricca di consapevolezza, di amore e di amicizia.

Accolgo la mia stagione preferita con la voglia di camminarci dentro a piedi nudi, gustandomi ogni sfumatura di colore, ogni profumo, ogni sapore e con la voglia di dedicarmi a quello che amo e alle persone che amo. Voglio cospargere tutto di glitter dorato!

Non voglio più rimandare. Benvenuto autunno, oggi ricominciamo assieme!



mercoledì 16 settembre 2015

La poesia di Ortocolto, un balsamo per l'anima

Sono stata per la prima volta ad Ortocolto a Busseto (PR), in un bel sabato di sole. Avevo bisogno di aria, piante, fiori e cose di altri tempi... avevo tanto bisogno di gentilezza ed è proprio quello che ho avuto.
All'ingresso di Villa Pallavicino (già la location parla da sola), assieme al biglietto, ci hanno consegnato un foglio con i "Consigli per una buona visita":

- siete i benvenuti
- siate curiosi, chiedete agli espositori di spiegarvi il loro prodotto
- usate lo spazio in modo libero sentendovi a vostro agio
- abbiamo pensato ai vostri bambini: ci sono tante iniziative per loro
- il verde del parco è a disposizione anche dei vostri amici animali
- non pensate all'orologio, lasciatevi trasportare in un altro tempo
- divertitevi

Io già stavo sorridendo e mi riempivo i polmoni. Questo è stato: una passeggiata in un tempo dilatato, tra fiori meravigliosi, varietà particolari, erbe aromatiche da perderci il naso, chiacchiere sotto alle piante mangiando un panino, gelato ai fichi e al cece nero (una cosa proveniente dall'Olimpo, ne sono certa), musiche deliziose, artigianato, tessuti, ceramiche, illustrazioni, oggetti dal passato... insomma, vi devo proprio dire, un balsamo per la mia anima che quel giorno si leccava le ferite.

Niente schiamazzi, niente corse, un cielo terso, un sole che abbracciava. L'area street food davvero caratteristica e ritrovare il sorriso della dolcissima Anna, l'Ape Genuina, questa volta con la frutta e la fonduta di cioccolato... che delizia!

Tornerò per respirare quella gentilezza, tornerò e sarò più forte di prima.


L'ingresso di Villa Pallavicino

Splendida Clematis, un fiore che amiamo molto


Splendida esposizione di geranei inglesi


Un pollaio francese davvero originale


Il Duo Amadei


I colori dell'autunno che sta per arrivare


Perché mai non mi sono segnata il nome di questa pianta?


L'Ape Genuina! 



Splendida l'esposizione di piante grasse e cactus del Castellaro di Traversetolo... amore a prima vista!

Ma quante varietà di erbe aromatiche! Bella l'idea della foglia come cartellino e quanti tipi di menta... noi ne abbiamo portata a casa una: la menta cioccolato! Buonissima davvero!

Mostra itinerante di biciclette dei mestieri ambulanti di un tempo, di Omar Maselli


Mostra itinerante di biciclette dei mestieri ambulanti di un tempo, di Omar Maselli.
 Il giornalaio, il barbiere, lo scolaro, il sarto!



giovedì 10 settembre 2015

Never Say Junk! - DIY waste can

Torna finalmente su questo schermo la rubrica "Never Say Junk"! Una delle mie preferite perché quello che adoro fare è proprio recuperare oggetti che sarebbero considerati rottami... e invece mai dire rottami ma sempre guardare le cose da una prospettiva diversa!

Bene bene, ricordate l'epocale impresa di pochi mesi fa quando io e marito abbiamo dipinto il nostro divano? (oh tu lettore viandante che non ne sapevi nulla, si, hai letto bene, abbiamo dipinto il divano. Trovi tutto qui). Ecco, mentre il marito spennellava la magica mistura sul divano io rigiravo tra le mani quelle belle latte di vernice col manico e già pensavo "ucci ucci naso fino, guarda qua cosa faccio con questo cosino..."

E adesso che ho la nuova lavanderia, la brutta latta di vernice è diventata una perfetta latta per i piccoli rifiuti!




La brutta latta si è rivestita con la stoffa di The Color Soup, lo shop online dedicato alla stampa di tessuti on demand di cui avevo parlato qui e che aprirà i battenti a breve! Quel verde era davvero perfetto per la nuova lavanderia!


Cosa serve:

- latta vuota di vernice
- primer spray per metalli
- smalto spray
- stoffa
- cordino
- colla vinilica
- colla a caldo
- metro, forbici, matita, pennelli


Ecco come ho fatto.

1) non buttare via la latta di vernice così bella! Lavala più che puoi quando la vernice è ancora fresca. Se alcune gocce si sono solidificate, rimuovile delicatamente con una spatola da muratore.
2) ricopri la latta con almeno una mano di primer spray adatto al metallo, sia dentro che fuori!
3) una volta asciutto, dipingi la latta con smalto acrilico spray, almeno due mani dentro e fuori. Fai asciugare bene!




4) taglia un rettangolo di stoffa alto come la latta e lungo come la sua circonferenza. Cerca di essere più precisa che puoi!
5) piegalo a metà e taglialo
6) avrai ottenuto due metà identiche di stoffa. Mi raccomando, stirala bene!
7) partendo dal punto in cui il manico si innesta nella latta, stendi della colla vinilica diluita 1:2 con acqua
8) fai aderire bene la stoffa che deve bagnarsi di colla. 
9) Procedi stendendo colla e facendo aderire la stoffa finché raggiungi l'altro punto dove il manico si innesta nella latta. Con una matita segna il bordo dell'innesto che dovrai ritagliare per far aderire bene la stoffa



10) Con una forbicina precisa, ritaglia la stoffa attorno all'innesto e fai aderire bene con la colla. Devi farlo per entrambi gli innesti!
11) ripeti il tutto con la seconda metà di stoffa fino a ricoprire tutta la latta. Quando sarà tutto asciutto, prepara altra colla vinilica diluita con acqua e con belle pennellate abbondanti stendi ancora una mano di colla su tutta la superficie. Lascia asciugare bene!
12) Se i tuoi bordi non sono perfetti (come i miei) e vuoi rifinire, prendi un cordino o un nastrino e, cominciando con un punto di colla a caldo, incollalo sui bordi del tessuto e attorno al manico per nascondere le imperfezioni. Aiutati con dei punti di colla a caldo ma usa anche colla vinilica per un risultato più duraturo (13,14,15)




Ecco com'è nato questo piccolo cestino per rifiuti DIY perfettamente in tono con la stanza grazie alla bella stoffa di  The Color Soup!
Never Say Junk è la rubrica che fa vedere le cose sotto un'altra prospettiva ;)

(P.S. adesso è uscita la collezione in edizione limitata IKEA HEMSMAK con questi barattoli... ma guarda! Allora questa volta anche io ci avevo visto giusto ;)

Fatemi sapere dei vostri recuperi!

venerdì 4 settembre 2015

Laundry makeover - the result

Ci siamo, eccola la nuova lavanderia della quale sono così entusiasta! Come dicevo qui  l'idraulico ha fatto tutto il lavoro di fatica, costruendo da zero gli elementi di arredo con tubi di ferro zincato rimasti in attesa per anni in garage e legno recuperato da un grosso pallet portato a casa da un cantiere e smontato già tempo fa (nei prossimi post vi farò vedere qualcosa in più). 
Il primo enorme grazie va a lui: ha lavorato tantissimo nei pochi giorni di ferie e poi molte serate dopo il lavoro mentre io ho potuto aiutare poco a causa di un piccolo incidente di percorso (tutto risolto) che proprio in quel periodo mi ha impedito di muovermi. Grazie grazie grazie!

L'idea décor invece era ispirata al trend green della urban jungle che si sposa perfettamente con gli arredi in tubo e legno di recupero.
Verde nelle sue sfumature più naturali e rilassanti per entrare in lavanderia e trovarmi in una piccola oasi. Avrei voluto usare la carta da parati
Marimekko Ikkunaprinssi Green (l'avete vista nella moodboard del post precedente) ma il budget era limitatissimo quindi dovevo trovare un'alternativa.
Qui arriva il secondo grazie: colpo di fulmine per questo doodle dell'amica blogger GroovyElisa pubblicato sul suo profilo Instagram! Era perfetto, le ho chiesto se potevo usarlo nella mia lavanderia e lei, entusiasta, ha accettato. Adoro il risultato finale, grazie Elisa!

Bando alle ciance, ecco le tanto attese foto!






L'idraulico ha recuperato i cesti scorrevoli del portabiancheria Algot di IKEA che già avevamo, adattandoli ad un sostegno in tubi inventato da lui (anche per questo mostrerò qualcosa in più nei prossimi post). Abbiamo deciso di lasciare a vista i tubi di scarico del lavandino perché a noi i tubi piacciono!




Non ci crederete ma non abbiamo nemmeno dovuto comprare il lavello in acciaio: era quello che ci avevano consegnato con la cucina e che non abbiamo mai montato! Era rimasto in soffitta per tutti questi anni (esattamente 12) sperando di poterne fare qualcosa, un giorno, ma era un lavello a due pozze... l'idraulico lo ha tagliato perché ci interessava usarne solo una e l'ha installata sotto al piano di lavoro. Anche il miscelatore è nuovo ma è un pezzo rimasto da quando l'idraulico era artigiano... grande fortuna averlo avuto ancora!





Nella paretina di fronte, a fianco della caldaia (ricordate la piantina?) l'idraulico ha costruito delle mensole, un appendiabiti e delle mensoline per appoggiare telefoni e oggetti dalle tasche.
Questa è la zona "mud corner", l'angolo del fango, per la borsa della palestra, le scarpe e i vestiti da lavoro! Avete indovinato con cosa ha fatto le mensoline? Sono le scatole IKEA Dragan!





Per l'appendiabiti l'idraulico ha fissato al tubo dei semicollari!



Come contenitori per l'attrezzatura e i saponi ho frugato in giro per casa e garage e ho recuperato una bottiglia della birra di un bellissimo verde (fregata a mia mamma, speriamo che non se ne accorga!) e addirittura la schiscetta del mio nonno! Nella bottiglia metterò l'aceto bianco e nella schiscetta tengo i pannetti acchiappacolore.
Alla scatolina vintage style delle Pastiglie Leone non ho resistito... e poi una caramellina rinfrescante mentre passerò i pomeriggi a stirare me la merito.



Per il detersivo in polvere per la lavatrice ho scelto uno dei vasi da conserva IKEA nuova collezione HEMSMAK in ed. limitata, nella versione verde fumé che mi piace tantissimo.
Il lampadario non poteva che essere un pezzo originale Tu.Bi. Design, direi che ci sta benissimo!
Ci sono anche due DIY che vedrete nei prossimi giorni, perché qui davvero non si butta via niente! Il primo è una latta di vernice recuperata da uno dei nostri ultimi lavori décor (indovinate quale?) che userò come piccolo cestino per rifiuti.




Abbiamo trattato il legno dei pallet, ben levigati, con una finitura trasparente opaca per parquet (una latta piccola è bastata per tutto questo legno, costo 18,00 euro). Ho dato 3 belle mani abbondanti e sono davvero soddisfatta del risultato finale, l'aspetto opaco è più naturale e fa risaltare tutte le diversità di colore del legno recuperato. La finitura è impermeabilizzante, per ora funziona bene vedremo poi nel tempo.




Ho ancora qualcosa da sistemare in termini di organizzazione e decorazione (voglio aggiungere almeno una piantina di edera) ma il risultato per me è fenomenale, non riesco a smettere di entrare e stupirmi!
Certo una cosa devo dirla: senza le capacità di mio marito, sia come bricoman che, ovviamente, come idraulico, non avremmo potuto permetterci tutto questo. Per noi la spesa è stata davvero minima ma mi rendo conto che per altri potrebbe essere difficile avere tubi, pallet, lavandino e rubinetto tra garage e soffitta... però con spirito di iniziativa, tanta manualità e una piccola spesa un makeover così si può fare, la soddisfazione è enorme.

Non vi ho mostrato prima&dopo: ho deciso di dedicarci un post a parte perché secondo me merita, a me si è slogata la mascella mentre recuperavo le vecchie foto!

Dai, fatemi sapere cosa ne pensate qui nei commenti!

martedì 1 settembre 2015

Laundry makeover - moodboard e disegno before&after

In questa casa ci sono tanti di quei lavori da fare che letteralmente non si sa da dove cominciare. Uno di questi però era in lista d'attesa da molti anni, decisamente troppo, ed era ormai salito di priorità in graduatoria: la lavanderia.

La nostra lavanderia è una stanzetta di piccole dimensioni che contiene la caldaia e la botola per salire in soffitta. Però ha una finestra che guarda verso il paese e le colline e, anche se piccola, è una fortuna avere uno spazio così da poter dedicare alla pulizia di casa.

Essendo in lista e nei sogni da anni, ha affrontato millemilamilioni di progetti diversi nelle nostre teste e su millemilamilioni di fogli di carta poi persi nel triangolo delle Bermuda di questa casa. Millemilamilioni di versioni décor "definitive" saltate dalle mie idee alle orecchie dell'idraulico e sfumate nel ticchettio degli anni che passavano... potete immaginare la frustrazione.

Questa volta però il dado è tratto, zac! Lavoro fatto!
Obiettivo: spendere poco e ricavare il massimo della funzionalità e dell'estetica.

L'idraulico ha deciso di sua iniziativa che avrebbe costruito gli elementi di arredo sfruttando (rullo di tamburi) i tubi di ferro zincato che erano rimasti in attesa per anni in garage e legno recuperato da un grosso pallet portato a casa da un cantiere.
Per la mia parte, mi sono lasciata prendere dal trend del momento della urban jungle, un trend green che sento molto mio e che si sposava perfettamente con gli arredi in tubo e legno di recupero.
Tante sfumature di verde ma mai troppo grintose o accese: il mio obiettivo era entrare in lavanderia e trovarmi in una piccola oasi verde dai toni naturali e pacati, rilassanti e piacevoli, con piante e i miei amati cactus e succulente.

Dopo le ispirazioni in rete che vi avevo mostrato qui, ecco la moodboard del desiderio della lavanderia:


1: specchio IKEA FRÄCK (per farsi comodamente la barba)
2: tubo idraulico di recupero a finitura zincata
3: legno di recupero da pallet
4: bottiglie IKEA nuova collezione HEMSMAK (ed. limitata)
5: piantina cadente
6: succulente e cactacee
7: carta da parati Marimekko Ikkunaprinssi Green
8: vasi da conserva IKEA nuova collezione HEMSMAK (ed. limitata)



Ed ecco il disegno before&after (amiche grafiche/architetti vi prego non svenite!)




Vi ho svelato la nuova disposizione degli arredi, decisamente molto più funzionale per le nostre esigenze. Un unico piano di appoggio che corre lungo tutta la parete ed una aggiunta di mensole e appendiabiti per creare una zona "mud room" (zona fango) dove l'idraulico, al suo rientro, può appendere i vestiti da lavoro, appoggiare le scarpe e la borsa della palestra. Ci sono anche dei cassettini dove può riporre i piccoli oggetti che ha in tasca come penne, il metro, pennarelli e mettere in carica il cellulare della ditta. Adesso tutto ha un suo posto e c'è addirittura spazio per aprire l'asse da stiro e stirare comodamente!

Ora non resta altro che vedere finalmente il risultato finale di tanto lavoro, lo so che siete curiose come scimmie!
Giusto il tempo di terminare le ultime cosette e vi do appuntamento qui per venerdì prossimo con le foto della nuova lavanderia!