venerdì 31 agosto 2012

E se domani...?

Ormai molti giorni fa mi sono imbattuta in questa foto di Anne Geddes, una famosa fotografa della quale ammiro molto il lavoro da sempre.


Photo by Anne Geddes, via Anne Geddes Official

Si tratta di una foto scattata dalla stessa Anne il giorno del matrimonio di sua figlia, mentre la futura sposina salta di gioia assieme alla sorella nel loro appartamento di Sydney.

Mi sono fermata estasiata ad osservare questa foto... queste due ragazze giovani vitali ed evidentemente in un momento di felicità immensa nel contesto di un appartamento evidentemente e presumibilmente di lusso, con questa luce splendida e queste grandi vetrate che aprono la visuale sullo skyline di Sydney...
Ora, tralasciando l'evidenza che trattandosi di Sydney io già perdo la testa e mi prende il magone, continuo a pensare a questa immagine e mi chiedo come sarebbe vivere in un contesto cosi...

Sono sempre stata affascinata dalle grandi metropoli e dall'idea forse un pò romanzata della vita cittadina. Da piccola riempivo la cameretta di poster con vedute notturne delle grandi città (e di Tom Cruise.. ehm...)

Come sarei io se vivessi in una grande metropoli, in un appartamento del genere, in un contesto come quello di queste due ragazze? 
Sarei una specie di donna in carriera, elegante e raffinata o sarei comunque la persona che sono, quella che decora vecchi mobili, trasforma gli oggetti ed è affascinata anche dai piccoli insetti che vivono intorno a lei?

Bhè, una cosa è certa.. non lo posso sapere. Posso fare milioni di congetture ma non lo so... so che subisco il fascino della grande città come una gazza ladra davanti alla vetrina di una gioielleria e se potessi vivere due vite parallele lo farei.

A voi è mai capitato? O forse avete già vissuto le due vite, magari al contrario abbandonando la metropoli per scegliere una vita più semplice...?

E chi mi dice che un giorno non sarò proprio io davanti a quello skyline a godermi il tramonto? tante volte ci siamo detti "se va tutto a rotoli torniamo là per viverci...", non si può mai sapere no?

15 commenti:

  1. Pensa che mio fratello (porello!) da Sidney è appena tornato...anzi, da un'intera vacanza in Australia!!!
    Bello il tuo post, che m'ha ricordato il film di Sliding door.
    Io sono nata a Milano, e spesso m'è capitato di pensare "pensa se fossi nata in un paesino isolato in Calabria..."
    (Pensavo alla Calabria, perchè geograficamente la vedevo contrapposta alla Lombardia)...
    Ma nessuno saprà mai come sarebbe andata...
    Buon Venere
    e°*°

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    1. Grazie Elena! Si povero fratellino... bhè un pò lo dico sul serio perchè da adesso in poi soffrirà il mal d'Australia!
      In realtà io sono quasi sicura che sarei più o meno come sono ora ma penso sempre a quante opportunità, quante cose da fare e vedere mi perdo.. si forse però bisognerebbe poter viaggiare continuamente come fanno certe persone per "assaggiare" tutti i tipi di vita possibili!

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  2. Come avrai intuito dai miei vari post, io l'ho fatto: ho vissuto 7 anni in un podere facendo la contadina a tutti gli effetti. Ho provato due tipi di vita e ti posso dire banalmente che ci sono pregi e difetti in tutte e due. Resto dell'idea comunque che la campagna sia migliore, soprattutto adesso che con la tecnologia si può comunque "stare al passo" con tutto quello che avviene nel mondo. Ultima banalità: ci vogliono i soldi. Con quelli paghi chi ti fa i lavori che non riesci a fare, ti fai le vacanze nelle metropoli, non ti preoccupi della grandine o della siccità....

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    1. Devo cominciare a giocare seriamente al superenalotto...

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  3. Mi dico sempre che, quando(ma quando????)andrò in pensione, mi trasferisco in Toscana al paesello. Sembra un controsenso ma, pur vivendo a Roma, manca sempre il tempo per vivere appieno ciò che offre la città. Gli spazi e le distanze non aiutano ed alla fine la vita metropolitana è racchiusa negli spostamenti casa-ufficio-supermercato - casa. In compenso, quando vado in Toscana riesco a girare per Musei, andare a teatro, ascoltare concerti... insomma, vivere!

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    1. Quindi mi resta da pensare che ho troppo una visione stile "Sex and the City"... ma io vorrei lo stesso provare! :)

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  4. This post made me chuckle so much! Thanks for making me smile (Tom Cruise posters... tee hee!) I like to live on the edge of a big city so I can get my fix and then return to the peaceful countryside. I grew up in the countryside so I've always been drawn to it! Happy Friday!

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    1. Hi Will! What a big and awesome surprise to see you here thank you! The fact is that I was born and grew up in a small village and so my mind dreams on.. on the edge of a big city as you do! hehe!
      So have a nice and peaceful weekend!

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  5. carissima.. che fai?? i post su misura per me?? Io di vivere a Sydney ci penso spesso, generalmente quando mi esaurisco con le paranoie del tipo "in sto buchetto di paese non c'è nulla da fare".. poi però mi rilasso, e mi dico che casa è dovunque è il tuo cuore.. so che non c'entra molto con il tuo post, ma oggi mi faceva bene ricordarmelo ;))

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    1. Ma che dici, eccome se c'entra! E lui invece è convinto di "fare il salto" da noi?
      E comunque.. "se tutto qui va a rotoli" sappiamo dove scappare! (noi busseremo alla vostra casa hehehe!)

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  6. E' davvero interessante questa tua riflessione.
    Io sogno perennemente ad occhi aperti e molte volte mi sono ritrovata ad immaginarmi in altri contesti... l'Australia è uno di questi.
    Inoltre io in questa foto ho notato che non sarà la madre a scattare le foto alla figlia, per fortuna, ma c'è un fotografo lì per questo. E lei potrà essere solo madre e non più fotografa in quel giorno. Credo che il messaggio di Anne scattando questa foto sia anche questo... ;)

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    1. Si... lei che fotografa i bambini come fiori in quel giorno ha visto il suo fiore sbocciare! Non bambina ma donna... ma per lei sempre bambina!
      Meno male che sognare non costa niente eh Silvia?

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  7. una riflessione che merita di essere riflettuta...gioco di parole a parte, spesso mi ritrovo a pensare a quel se: se avessi fatto, se avessi detto, se... e se smettessi di pensare a come sarebbe stato se ...forse andrei avanti più velocemente senza rischiare di fare la muffa continuando a pensare...qui o altrove forse non ha poi così importanza ma se ce l'ha allora coraggio (lo dico prima di tutto a me stessa)! poi però mi ospiti nella grande metropoli qualche giorno????

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    1. Dove, nel mio mega-attico di 250 mq pieno di vetrate? Ma certo! ;)

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  8. Che bella riflessione... a volte anch'io mi chiedo "come sarebbe andata se.." ma poi finisco per intristirmi... però se potessi, farei ancora un'esperienza all'estero, meno lunga e straniante di quella che avrei fatto dopo l'università... magari non Sydney (troppi insetti strani in Australia ^___^) ma a New York... chissà se riuscirei a sopravvivere in una megalopoli e a non farmi inghiottire.... bacio

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