Oggi sono in vena di una riflessione che nasce dal weekend che abbiamo appena trascorso a Lucca e dintorni
Domenica scorsa siamo andati a Collodi, al Parco di Pinocchio. Anche se la stagione non permetteva aiuole fiorite e vegetazione ricca, c'era un'atmosfera un pò trasandata e vintage davvero romantica e piacevole.
Almeno per noi...
Il percorso inizia con alcuni giochi studiati per i bambini.. teatrino delle marionette, gioco dell'oca dove i bimbi sono le pedine, memory fatto con grossi tasselli di legno e via dicendo. Un percorso un pò "all'antica" che dovrebbe far giocare i bimbi "come una volta". Ci sono anche due antichi carrozzoni di giostraio pieni di costumi e ninnoli polverosi... sono il carrozzone di Mangiafuoco e quello della Fata!
Una giovane mamma con la sua bambina si avvicina trafelata e chiede cosa c'è nelle due carrozze.. le spiego e lei gira i tacchi dicendo "Niente di interessante!". La ritroviamo poi nel percorso della fiaba, un semplice sentiero dove si incontrano le statue dei vari personaggi tutta intenta a trascinare la bambina ...
Con mio marito, ragioniamo sul fatto che un parco di questo tipo è bello e di atmosfera per un bambino se i genitori gli fanno rivivere la fiaba man mano che si procede nel percorso, un pò come leggere la fiaba ma intanto incontrare i vari personaggi che diventano reali agli occhi dei bambini!
"C'era una volta... " - "Un Re!"
"No ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno."
Questa frase riassume la mia riflessione... perchè bisogna aspettarsi un Re? Ovvero qualcosa di importante, di ricco? Quella mamma cosa si aspettava di trovare? Tecnologia e divertimenti che stordiscono i bambini? Invece no... ha trovato "un pezzo di legno"... un percorso semplice segnato dalle statue dei personaggi e da cose antiche... cosa manca per ottenere il divertimento e la magia?
Risposta: la FANTASIA DEI BAMBINI! E chi li deve guidare se non i genitori?
Arrivati alla balena, si entra nella pancia e poco nascosta c'è una porticina con un piccolo oblò... guardando dentro si trova finalmente il povero Geppetto rimasto intrappolato! Di fronte, una scala a chiocciola permette di salire sulla balena. La bambina aveva paura di scendere la scala a chiocciola e la mamma la tirava.. "Dai, insomma, vieni!"... Io guardo la bimba e le dico "Ma dai, scendi.. guarda che devi aiutare Pinocchio a ritrovare il suo papà Geppetto che è rimasto intrappolato nella pancia della balena... Povero Pinocchio non ce la fa a cercare da solo, devi scendere anche tu e aiutarlo!"... ed ecco la bimba senza indugio scendere le scale! Due passi e la vedo guardare nell'oblò ed esclamare "Mamma! Ho trovato Geppetto!"
Noi non abbiamo bimbi, e si immagina che due adulti in un parco simile si siano annoiati e lamentati dei soldi spesi male... invece no! Basta essere bimbi nell'animo! Così abbiamo camminato e scherzato con le statue, abbiamo fatto foto buffe assieme ai personaggi e siamo anche riusciti a perderci nel piccolo labirinto ridendo come stupidi...
C'era una volta un pezzo di legno.... e per noi quel pezzo di legno
si è trasformato in bambino!
Magia!
Che mamma meravigliosa sarai!
RispondiEliminaBravi, siete come noi, un po' bambini dentro e anche un po' nostalgici.
L'altra mamma è solo da compatire...
Grazie Annalisa! L spero tanto perchè so bene che è un "mestiere difficile"... però quando osservi gli altri certi atteggiamenti saltano all'occhio... almeno dal nostro punto di vista che condividiamo! :)
Eliminaanche a me vengono spontanei questi ragionamenti quando vedo certe mamme essere frettolose nei confronti dei loro figli. A volte sarebbero da sgridare gli adulti, invece che i bambini. Però penso anche che adesso a me sembra facile rapportarmi con un bambino, che non è figlio mio, ma da esaurita quale sono... se mai avrò un figlio, non è detto che mi comporterò cosi bene come immagino ora.... Che pensiero contorto, perdonami è venerdì e sono bollita! :)
RispondiEliminaNo ma guarda che la penso anche io così... è facile osservare da fuori ma difficile poi ... come dicevo sopra è un "mestiere" duro! Però io penso, se vai a visitare un posto così potresti cercare di "impostarti" in modalità bambino, sei in gita nel parco dedicato ad una favola, non sei ad una mostra d'arte contemporanea... Ai bambini non serve un re per divertirsi.. il pezzo di legno è sufficiente! =)))
EliminaGrazie Laura per questa bella riflessione che condivido. Io devo dire che ho l'interruttore della fantasia sempre acceso e questo a volte mi fa sentire un po' strana rispetto ad un mondo che è sempre più preconfezionato e standardizzato. Nonostante questo sentirmi strana, io ho cercato di immergere i miei bimbi nelle stesse favole e fantasia di cui mi sono imbevuta io, perchè se guardando un banalissimo pezzo di legno tu ci vedi non solo un burattino, ma perfino un bambino, quel pezzo di legno non sarà più così banale... e mi sembra un bell'insegnamento di vita in genere quello di non fermarsi all'apparenza e di vedere OLTRE, come il serpente boa che digerisce l'elefante nel Piccolo Principe :)
RispondiEliminaEsattamente così!
EliminaC'è solo da augurarsi che la bimba sia dotata di più fantasia della mamma... Tu sei sempre una miniera d'energia.. buon venerdì!
RispondiEliminaLo spero per lei! grazie anche a te e buon weekend!
EliminaAnch'io ho pensato che saresti una mamma favolosa! Quella mamma lì non solo ha privato sua figlia del divertimento ma non ha capito quanto poteva divertirsi in prima persona! Mi hai fatto tornare in mente una gita a Genova, visitavamo la riproduzione di un galeone e mia figlia (3 o 4 anni all'epoca) controllava ogni angolo alla ricerca di Spugna! Che tenerezza!
RispondiEliminaEh Marielucie grazie.. io lo spero tanto tantissimo.. chissà! Comunque, se si riesce a guardare il mondo con gli occhi di un bambino quante cose si scoprono!
EliminaQuesto post lo condividerò sulla mia pagina FB! Io scrivo un blog di viaggi per bambini e le tue riflessioni sposano in pieno la mia filosofia. Viaggiare, che siano mete vicine o lontane, significa stimolare se stessi e i bambini, se si hanno figli, a sperimentare, esplorare, immaginare. Quando dici "Basta essere bambini nell'animo" cogli una grande verità. Se non si è bambini nell'animo, ci si preclude tanta emozione. Che si abbiano dei figli o no. La magia è dentro di noi. Grazie Lallabel per i tuoi pensieri. Post come i tuoi possono aiutare altri a trovare il bambino che in fondo è in ciascuno di noi.
RispondiEliminaWoW grazie mille davvero! Mi hai capita alla perfezione, e grazie davvero per i complimenti e la condivisione! Verrò presto a farti visita!
EliminaCondivido anch'io quello che scrivi... e mi è venuta una voglia incredibile di tornare in questo parto di cui ho qualche ricordo affievolito.
RispondiEliminaIo non sono molto brava a giocare e stimolare la fantasia dei miei figli, non quanto altre mamme creative e piene di idee... però cerco di non permettermi di influenzare il loro giudizio, lo decidono loro se qualcosa è interessante o meno. Anzi, è una cosa bellissima non interferire nei loro gusti e scoprire chi davvero sono (e non chi vorremmo che fossero).
Un abbraccio
Una grandissima verità la tua e un altro grande errore che spesso vedo fare... ma come ho ripetuto più volte, è facile parlare "dall'esterno" quando non si hanno figli.Ma nulla mi impedisce di osservare e cercare di fare tesoro degli errori che vedo :)
EliminaHai perfettamente ragione,Laura!Non conosco il Parco di Pinocchio,ma credo che mi divertirei tantissimo,anche se ho 52 anni ,anche se non ho bimbi piccoli.La magia sta in noi stessi e nella nostra capacità di guardare oltre.Io ho sempre tenuto custodita con affetto la bambina che c'è dentro di me e credimi,questo mi ha aiutato tantissimo anche a crescere mia figlia(ora 20enne) e a trovare il linguaggio per mantenere con lei un dialogo costante,nonostante tutte le fasi e le inevitabili turbolenze attraversate.Molto bello questo post!(Mi pare che oggi siate tutte particolarmente ispirate!)
RispondiEliminaA dire il vero leggendo la tua frase finale, altro che LOA, ho pensato che fosse il tuo modo per darci una lieta notizia! ;oD
RispondiEliminaPrima di diventare mamma anche io osservavo molto i genitori e i figli per ovvie ragioni professionali poi mi ci sono trovata e ho scoperto che c'era un abisso di mezzo.
Io vi auguro che il pezzo di legno si trasformi e diventi realtà!
:O hahaha no!!! ho capito il malinteso.... hehe! no, è tutto nella fantasia! lol
EliminaAllora non ho capito niente perchè pensavo fosse un sogno in attesa di concretizzarsi. In ogni caso in bocca al lupo...o in becco alla cicogna. :O)
EliminaMi è piaciuta molto la tua riflessione che condivido in pieno. Non aggiungo altro perchè ognuno è il risultato di un esempio ed una educazione ricevuta quindi...meno fortunati quei bimbi cresciuti senza l'importanza delle piccole cose, senza fantasia e soprattutto senza complicità nel gioco con mamma e papà!
RispondiEliminaTi è piaciuta Lucca?
Ciao Giorgia! Scusami ma leggo solo oggi il tuo commento! Si mi è piaciuta tanto anche se ci abbiamo fatto un giro velocissimo.. teoricamente dovevamo starci quasi un giorno intero e visitarla con calma ma abbiamo avuto un intoppo con la macchina e siamo arrivati a Lucca a pomeriggio inoltrato! Toccata e fuga ma comunque bellissima!
Eliminao l'ho trovata deliziosa però assolutamente da assaporare con calma, magari in bicicletta lungo le mura
EliminaOddio e se ti dicessi che noi siamo stati a Collodi ma non siamo entrati??? Che figuraccia... passerei subito per una come la mamma di cui parli! E invece ti assicuro che il motivo era un altro, e che se ci sono due che sono ancora bambini nell'animo, beh quelli siamo proprio io e A. (diciamo anche troppo, a volte!!)
RispondiEliminaMa tornando al post, condivido in pieno le tue osservazioni. Penso che i ricordi più belli e speciali della mia infanzia sono legati alle cose più semplici, e devo ringraziare chi ha guidato e stimolato la mia fantasia. Così i giochi che ricordo con maggiore nostalgia sono la fionda e il fucile "a elastico" costruiti dal mio papà, il teatrino ricavato in una vecchia scatola da scarpe dalla mia adorata zia, e le mille avventure che sapeva inventare la nonna portandomi a passeggio per l'orto e il giardino.
Mi chiedo spesso se, quando toccherà a me, saprò essere così brava.. ma a giudicare da quel che racconti, penso che tu invece saresti davvero un'ottima mamma! :)
Hehehe ma non ti devi mica scusare sai? Figuriamoci!!! :)
EliminaAnche io ho avuto un'infanzia semplice... giocavo col fango e nei prati, a passeggio con mio padre... famoso è il thè che preparavamo io e mia cugina immergendo in acqua i nidi di vespa (VUOTI!)... hahaha ridiamo come matte ancora adesso! Non so se sarò una brava mamma, è un'incognita troppo grossa, ma cerco di osservare e tenere a mente per non cascare in certi errori... o almeno ci proverò! :)