Prima di scrivere questo post ci ho riflettuto parecchio e ho passato qualche minuto scorrendo la home del blog per guardarla "da fuori" e capire che aria si respirasse.
Ho trovato quello che sospettavo e sapevo dentro di me... poca spontaneità (e poco contenuto).
Ho una confessione da fare:
gli ultimi 5 mesi di vita offline sono stati impegnativi, sia fisicamente che emotivamente. So che, andando avanti a leggere, non capirete molto bene dove voglio arrivare, chiedo scusa fin da ora e vi chiedo pazienza.
Io e l'idraulico, che questa estate abbiamo festeggiato 25 anni insieme, ci siamo imbarcati in un progetto davvero importante, del quale però è ancora prematuro parlare, perché alcune cose vanno coccolate nella vita privata finché non prendono la loro forma.
Si tratta di un percorso che è bellissimo ma che ci sta cambiando, mettendo alla prova, ci sta coinvolgendo in una serie di altalene emotive e, proprio per questo, sta assorbendo le mie energie.
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Ho scattato questa foto la scorsa estate a Creta |
Tra i due, io sono quella che, se le aprissi la testa, troveresti una miriade di rotelle e ingranaggi che girano a velocità della luce, producendo una serie infinita di "se", "ma", "forse" e ragionamenti vari. Spesso, esce del fumo da surriscaldamento e non è proprio una cosa buona!
Magari, leggendo, mi capirete perché siete così anche voi, così razionali da passare al vaglio tutti gli universi paralleli di possibilità e dubbi e così emotive da farvi travolgere dall'ansia che questi dubbi si portano dietro.
Il risultato è che pur nella felicità di aver intrapreso questo percorso, ho lasciato assorbire così tanto le mie energie che ho perso la spinta per scrivere e raccontarmi qui sul blog (il famoso blocco dello scrittore, dunque!).
Non solo, non riesco a pianificare, a rispettare la scaletta e più scivolo e più mi innervosisco e mi blocco.
Lo scorso anno sono stata tra le vincitrici del concorso "A proposito di blog" (lo raccontavo
qui) e avevo così tanti progetti che adesso mi sembra di aver
deluso tutte le aspettative, ovviamente per prime le mie.
Poi, come spesso accade, è arrivata lei, la mia amica Anna
Tulimami con questo post
qui e questa frase qui
Non c’è niente in natura che fiorisce tutto l’anno, quindi non pretendere di farlo tu
There is nothing in nature that blooms all year long, so don’t expect to do so either
Ed è proprio così vero! Come scrive Anna, si tratta solo di
aspettare che il bocciolo che c'è qui fiorisca di nuovo, lo farò con la
serenità della consapevolezza che non devo pretendere di essere inesauribile. Si tratta di avere pazienza, di volersi bene e di aspettare.
Perché a volte ci occupiamo di tutto e di tutti e abbiamo bisogno di occuparci un po' anche di noi. Perché non siamo attaccati alla corrente e abbiamo bisogno di ricaricare le batterie.
O semplicemente,
perché alcune cose della vita sono come una ricetta di una torta buonissima in cui bisogna dosare bene gli ingredienti: hanno bisogno della giusta attenzione e cura, hanno bisogno di pazienza per lievitare nel modo giusto. Il premio sarà una torta soffice, profumata e gustosissima!
Magari anche voi vi sentite così e avete solo bisogno di metterci pazienza.
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Due matti che non metteranno mai "la testa a posto" |
Ecco, non posso ancora svelare cos'è questo percorso ma io ci sono, sto lavorando e mi impegno a tornare a raccontare di me e della mia vita come facevo una volta, quando Vivereapiedinudi era una seconda casa in cui incontrare le amiche per confrontarsi e scambiarsi idee.
Ci ho riflettuto tanto prima di scrivere questo post, perché mi sembrava che non avrei detto niente di utile, ma adesso sono contenta perché anche se non ho svelato molto, ho già ricominciato a raccontare di me.
Promette bene!