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lunedì 23 marzo 2020

Della mia assenza - Libri per bambini per superare paure e difficoltà

Da giorni siamo in casa a cercare di contrastare con coraggio l'avanzata del Coronavirus, ma la verità è che io sono praticamente tappata in casa già dall'inizio di gennaio. Se mi seguite anche sui social saprete che abbiamo passato un periodo burrascoso di crisi che si è ammorbidita, ma sulla quale ci sarà tantissimo ancora da lavorare.

A seguito di un mio post su Instagram che ha avuto buon riscontro, ho pensato di raccogliere qui alcuni libri che ci stanno aiutando molto per superare difficoltà e paure. Sono libri adatti a tutti i bimbi e utili a tutte le famiglie perché hanno davvero tanto da insegnare, ma in particolare di grande aiuto alle famiglie "di cuore", i cui bimbi prima o poi si troveranno sicuramente ad affrontare i propri "mostri".

1) "Il Buco" di Anna Llenas
Un libro non solo per bambini che aiuta a far pace con traumi e dolori che ci succedono nella vita, spiegando che quel "buco" che si forma nella pancia non va riempito ma va conosciuto. Solo guardandoci dentro potremo scoprire che racchiude mondi meravigliosi! Ma soprattutto, solo condividendo il nostro buco con gli altri potremo farlo diventare più piccolino.




2) "I tre piccoli gufi" di Martin Waddel e Patrick Benson
Un libro meraviglioso nel testo e nelle splendide illustrazioni di cui mi sono innamorata, per aiutare i bambini a superare la paura dell'abbandono da parte della mamma. Serve a tutti i bimbi, perché si tratta di una fase fisiologica, ma ovviamente è molto utile alle famiglie di cuore dove la paura dell'abbandono è ben fondata, purtroppo. Noi lo leggiamo continuamente.


3) "Ti Voglio bene anche se" di Debi Gliori
Un grande classico dei libri per bambini che li rassicura sul fatto che saranno amati anche quando fanno i monelli e anche se sono diversi dai genitori (punti fondamentali nelle famiglie di cuore dove i bimbi mettono alla prova i genitori per vedere se davvero vogliono amarli come dicono). In più, insegna che l'amore vero dura per sempre, non finisce... concetto basilare per i bimbi che sono stati abbandonati, in un modo o nell'altro, da chi avrebbe dovuto amarli.



4) "I colori delle emozioni" di Anna Llenas
Anche questo un classico, un mostriciattolo simpaticissimo alle prese con la confusione di tutte le sue emozioni mescolate, impara a metterle in ordine e ad associarle ad un colore. Le emozioni non sono mai facili da gestire e noi abbiamo trovato questo libro di grandissimo aiuto! Il nostro Nàno ha imparato che, quando gioca, deve essere giallo ma anche tanto verde, per non esagerare!


5) "Che rabbia!"  di Mireille D'Allancé
Il piccolo Roberto torna a casa molto arrabbiato e lascia uscire la sua rabbia, ma si rende subito conto che "quella cosa rossa" distrugge tutto quello a cui lui tiene. Capisce quindi che è meglio farla diventare piccola e metterla in una scatola. La gestione della rabbia è davvero difficile per i grandi, figuriamoci per i più piccoli.  so che questo libro è un po' controverso per alcuni pedagogisti perché suggerirebbe di reprimere la rabbia e reprimere un sentimento, seppur pericoloso, non è la strategia giusta per imparare a controllarlo. Ma il messaggio che la rabbia distrugge le cose che amiamo secondo me è importante e noi abbiamo riletto fino allo sfinimento questo libro, concentrandoci su quello e spiegando che la rabbia può essere sfogata in altri modi, prima di "calmarla".


6) "Il pentolino di Antonino" di Isabelle Carrier
Questo è un libro semplice e delicato sia nel testo che nelle illustrazioni. Antonino è "diverso" dagli altri bimbi perché ad un certo punto della sua vita gli cade in testa un pentolino e lui non riesce più a liberarsene. Questo pentolino, in un primo momento sembra ostacolarlo tanto e lui ne soffre ma poi incontra qualcuno che gli insegna come usare quel pentolino per risolvere molte situazioni. Il pentolino, la sua "diversità", diventa il punto di forza di Antonino e lui non se ne vergogna più, anzi ne è orgoglioso. Non c'è bisogno di spiegare il grande insegnamento di questo libro.



Spero di essere stata utile con questa breve carrellata di libricini che secondo me dovrebbero far parte della libreria di tutti, non solo dei più piccoli.

Fatemi sapere se li conoscete e cosa ne pensate, se vi sono stati utili e se ne avete altri da suggerire per superare i momenti di crisi!

sabato 3 marzo 2018

Consigli per far fruttare i tempi morti di fiere e market handmade - Il Mondo Creativo Spring 2018

Per la prima volta, ho partecipato anche all'edizione primaverile de Il Mondo Creativo, che è un po' ridotta rispetto a quella autunnale, ma sempre bellissima, coinvolgente e molto curata.
La fiera è andata molto bene, ma le previsioni meteo nefaste hanno cominciato giorni prima a scoraggiare le persone dal programmare la visita in fiera. In effetti, la pioggia non scoraggia ma se prevedono nevicate da record e possibile ghiaccio, anche io ci penserei su prima di organizzare uno spostamento.

Nonostante ci sia stata forse meno gente del previsto, i #workshopapiedinudi sono andati a ruba!




Grazie, grazie, grazie davvero di cuore a tutte le persone che hanno partecipato con entusiasmo e che sono andate via al grido "non vedo l'ora di mettere in pratica quello che ho imparato!"




Quando sono rientrata a casa, ho pensato a come ho vissuto questi giorni di fiera un po' sottotono rispetto al previsto (e ripeto, non certo a causa dell'organizzazione che è sempre spettacolare ma a causa del maltempo) e mi sono resa conto di aver fatto un grandissimo errore.

Non ho sfruttato il tempo che avevo a disposizione. Soprattutto alcuni orari e alcune giornate hanno avuto più tempi vuoti ma, invece di sfruttarli, mi sono fatta prendere dalla noia, dalla malavoglia, a volte da un po' di sconforto e sono rimasta lì, allo stand, facendo poco o niente.

Parto sempre attrezzatissima, perciò mi ero portata il PC (per lavorare ad alcuni progetti, editare foto già scattate e scrivere un po' per il blog), mi ero portata materiale per studiare e tenermi aggiornata e anche materiale per lavorare ai bijoux. Questi sono sicuramente i primi consigli che posso dare per impegnare i tempi morti mentre siete allo stand/bancarella.

Ma, soprattutto quando si sta partecipando ad una fiera come Il Mondo Creativo, dove tra gli espositori ci sono artigiani, creativi, designers e piccoli produttori di altissima qualità ma anche associazioni e fornitori, uno dei modi migliori per impegnare i tempi vuoti è conoscere, farsi conoscere, fare community.

Un creativo fa meraviglia, un gruppo di creativi che si mette assieme e collabora fa sinergia, magia, progetti importanti, collaborazioni.

Un pezzetto di allestimento curato da Zucchero e Caffè


Allestimento di Il LabBO con blogacavolo


Perciò, se proprio vi prende lo sconforto e non vi va di buttarvi in scartoffie da studiare, non volete aprire il PC, di lavorare all'uncinetto non se parla... alzate i ciapétt dalla sedia e girate, andate a trovare i vostri colleghi espositori, chiacchierate, fatevi conoscere e fatevi ispirare da loro. Sicuramente troverete qualcuno particolarmente "nelle vostre corde", qualcuno che fa "quella cosa che proprio vi servirebbe", qualcuno che vi farà dire "hey, noi dobbiamo fare qualcosa assieme"!









Informatevi dalle associazioni, girate tra i fornitori: cosa fanno? Hanno qualcosa che potrebbe tornarmi utile? Questo materiale è della qualità che sto cercando? C'è qualche idea, tecnica o materiale nuovo che mi ispira?

Oppure, godetevi semplicemente il momento, abbracciate, ridete, scambiate suggerimenti, commenti, impressioni con gli altri creativi su tutto quello che gira intorno all'handmade.

La possibilità di confrontarsi è un'enorme ricchezza.












Se saprete trarre tutto il possibile dal tempo a disposizione, anche se le cose non saranno andate esattamente come speravate, tornerete a casa con la consapevolezza di aver guadagnato tantissimo, e sarà veramente così!

Io avrei sicuramente potuto fare di più ma ho scovato un ottimo nuovo fornitore e ho diverse proposte in tasca... perciò, tutto sommato, ho sbagliato ma non troppo!

venerdì 12 gennaio 2018

Trucchi e consigli apiedinudi per sopravvivere quando smonti l'albero di Natale

Diciamocelo, anche se siamo delle patite dell'ordine e delle minimaliste (io no, per niente accidenti!) il momento di disfare l'albero è sempre una tristezza assoluta.
Togliamo le decorazioni e sentiamo che non ce la possiamo fare senza tutto quel luccichìo per altri 365 giorni.

Dobbiamo proprio immergerci nella tristezza ad ogni gennaio? Ovviamente no!
Vi vengo incontro con le mie tips&tricks per sopravvivere quando si smonta l'albero.

1) Metti su una colonna sonora allegra!
Io cerco sempre qualcosa che mi faccia venir voglia di ballare ma anche di cantare, perché sculettare e cantare a squarciagola mentre togli tutte le decorazioni tiene impegnato il cervello e mette una carica di energia e di voglia di nuovo.
Un suggerimento? Ascolta le sigle dei cartoni animati, cantale e ballale tutte! Proprio poco tempo fa è uscito l'album di Cristina D'Avena DUETS, dove duetta con tanti cantanti italiani, per me è strepitoso!


Questo è solo un assaggio, ma se clicchi QUI puoi ascoltare su Spotify


2) Tieni da parte una decorazione luccicante da mimetizzare in un angolo di casa... tanto l'importante è essere felici, no? Io ho seminato in giro una pallina stroboscopica che diffonde magia ogni giorno




3) Rinnova o riorganizza in casa, approfitta del "movimento" che stai facendo per creare qualche nuovo angolo decorativo, a volte basta solo spostare gli oggetti, appendere una nuova stampa ma anche rivoluzionare completamente la disposizione dei mobili va bene!
Il momento è perfetto per fare decluttering... portiamo al mercatino, doniamo o buttiamo. Insomma, lasciamo andare quello che non usiamo o non ci piace più. Se ci riesco io, puoi farlo anche tu (yes, you can!).





4) Ok, adesso è proprio il momento di chiudere lo scatolone con dentro tutte le decorazioni dell'albero. Scrivi un biglietto con un pensiero bello sul Natale appena passato, un ricordo o un messaggio per il Natale futuro. Mettilo nello scatolone in modo che sia la prima cosa che troverai quando rifarai l'albero! Sarà un bel modo per chiudere questo periodo di festa e sarà ancora più bello leggerlo al prossimo Natale, magari assieme alla tua famiglia!

Dopo aver letto i miei trucchi ti è venuta voglia di smontare tutto? Ok, sei pronta, vai e finisci il lavoro!
Ma se anche tu metti in atto dei trucchi per sopravvivere a questo triste momento, scrivimeli nei consigli, magari allunghiamo assieme la lista.

Bye Bye Natale, ci vediamo al prossimo Natale!

venerdì 28 luglio 2017

Consigli a piedi nudi per pianificare market, mercatini ed eventi a cui partecipare con la bancarella

Partecipare a market e mercatini è un grosso impegno, inutile dire di no. Un grosso impegno in termini di spesa e soprattutto di tempo, a partire dalla burocrazia necessaria per candidarsi, iscriversi, inviare i documenti ma anche per prepararsi una certa scorta di prodotti e, ovviamente, per partecipare fisicamente. Si deve salutare con la manina un discreto numero di weekend di libertà (ma, come ho già detto, si guadagna in felicità, emozione e amicizia davvero tanto).
Se volete leggere le precedenti puntate con i miei consigli per scegliere il market giusto e organizzare al meglio la propria bancarella, le trovate QUI e QUI.
Ma non abbiamo parlato del tempo che dobbiamo investire nella famigerata pianificazione.

Ta da da da daaaaan, la PIANIFICAZIONE! Ebbene si, se partecipate in modo saltuario e casuale potete anche decidere sul momento ma se siete delle bancarelliste nomadi e basate buona parte della vostra attività su market e mercatini, un minimo di pianificazione dovete farla.

Conviene mettersi lì con il calendario davanti e segnare gli eventi più grossi e importanti a cui si vuole partecipare. Io di solito mi segno non solo le date dell'evento ma anche la scadenza per l'invio della candidatura e la data entro la quale ti daranno una risposta.




Per avere una visione di insieme dell'impegno temporale, che aiuti anche la memoria visiva, consiglio di usare un foglio con tutto il calendario annuale. Se è già incluso nella vostra agenda, bene, altrimenti potete scaricarlo online e stamparlo cartaceo QUI anche per gli anni successivi.

Non so voi ma a me piace avere degli eventi fissi a cui partecipare ogni anno, ma quali sono i pro e i contro? Da un lato, è bello avere questi appuntamenti perché la gente spesso viene cercando proprio te, ti ha già conosciuta, si aspetta di trovarti. Spesso mi sento dire "sono venuta apposta". Dall'altro lato, invece, c'è il rischio che la gente si abitui troppo a vederti lì e ti consideri "la solita bancarella"... come rimediare? Semplice: siate sempre originali, abbandonate i prodotti vecchi per proporne di nuovi... sarete sempre voi, è vero, ma sarete sempre una sorpresa anche per chi vi conosce già! Valutate però sempre attentamente l'andamento del gradimento nei vostri confronti col passare degli anni.

In generale, è meglio variare la propria presenza e, se potete, cercate di andare anche in zone dove non siete ancora state e dove non vi hanno mai visto. Potrete incontrare un nuovo pubblico e sperimenterete nuovi market, cosa fondamentale per capire quali sono quelli più adatti a voi.

Successivamente, potete scegliere altri eventi a completamento. Certo che, se scegliere non è affatto semplice non lo è nemmeno sapere quali sono gli eventi handmade di qualità ai quali varrebbe la pena partecipare!

Vi posso consigliare un nuovo sito, Man-Mano, dove si può trovare un comodissimo calendario di eventi suddivisi per mese e in ordine cronologico, inclusi i link ai siti, alle pagine Facebook o ai form di iscrizione.
Gli eventi sono anche visionabili per area geografica, così potete anche vedere quelli più vicini a voi.
Man-Mano include solo market ed eventi di handmade, artigianato, vintage, autoproduzione di qualità, non troverete insomma i mercatini delle sagre di paese. Dato che il sito è abbastanza giovane, non è ancora completo ma si possono segnalare i migliori market, attraverso l'apposito form nell'area contatti.

Io lo sto usando adesso per pianificare i market di settembre ed è molto utile anche quando, capita, di non essere inclusi tra i creativi selezionati per un market. Ti resta il "buco" e hai bisogno di vedere in fretta come coprire quelle date, avere davanti la lista di eventi in ordine cronologico è la manna dal cielo!

Sul sito di Man-Mano troverete anche un piccolo vademecum scritto da me per scegliere i mercatini e organizzare l'allestimento della bancarella (per leggerlo, cliccate QUI)

Ultimo consiglio: a volte capita di vedere un evento "wow" ma accorgersi che la data per l'invio della candidatura è già scaduta, magari anche da parecchio! Disastro? Never give up, se vi sembra davvero l'evento giusto, vale la pena inviare una mail agli organizzatori con una piccola presentazione e il link alla vostra gallery Instagram o un paio di foto (non molte), proponendosi "nel caso qualcuno rinunciasse al proprio posto"... a volte funziona! A me è già capitato e... proprio stamattina ho ricevuto la conferma per un bel mercatino di settembre!

Spero che i miei consigli vi siano utili, aspetto le vostre impressioni e domande o dubbi nei commenti!

mercoledì 29 giugno 2016

Due anni di esperienza in market e mercatini handmade parte 2 - consigli per una bancarella pratica e bella!

Andare in giro per market e mercatini è divertente e regala molte soddisfazioni, non solo per il contatto con la gente ma anche (e soprattutto) perché si ha l'occasione di conoscere ed interagire con gli altri creativi che espongono, una fonte inesauribile di amicizie, contatti e ispirazioni per nuove collaborazioni.
Io e l'idraulico poi adoriamo il clima che si instaura tra gli espositori durante un market, di complicità e solidarietà e alcune delle amicizie maturate in questi due anni sono diventate reali e stabili. Per me, la bancarella vince.

Certo che però è anche tanto faticoso!

Quindi come seconda puntata della mia mini guida (puoi vedere la prima QUI), ho pensato ad alcuni consigli davvero PRATICI per l'organizzazione della tua bancarella ma anche per un allestimento bello e furbo che attiri l'attenzione!





1) Procurati tutto quello che serve per essere in regola con i documenti e ai fini fiscali.
Se sei operatore dell'ingegno (cioè chi espone e vende solo opere realizzate con le sue mani e dalla sua fantasia, senza P.IVA), per ogni mercatino dovrai compilare una dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio in cui dichiari che esponi e vendi solo opere del tuo ingegno, realizzate da te. Inoltre dovrai procurarti un blocchetto di ricevute generiche (non fiscali) da compilare ad ogni vendita. Non mi addentro in particolari ma ti rimando a questo esplicativo post di Giulia "Briciole e Puntini"  (ricordate però che per gli operatori dell'ingegno non serve la tessera dell'hobbista, prevista solo per chi vende collezionismo e antiquariato)

2) Tieni a portata di mano i contatti degli organizzatori e i moduli di iscrizione.
Portati sempre la stampata dei moduli di iscrizione che hai inviato agli organizzatori, perché ogni tanto possono esserci disguidi o sviste.
Il giorno prima del mercatino memorizza il loro numero di telefono per averlo a portata di mano. Spesso quando si arriva sul posto c'è confusione e gli organizzatori sono molto presi... meglio non dover perdere tempo a cercare mail vecchie di mesi sul telefono.

3) fai almeno due volte il check di quello che hai caricato sulla macchina, aiutati con una lista delle cose che devi portare, dalla quale spunterai ciò che hai già caricato.

4) Studia bene a casa lo spazio che hai a disposizione e l'allestimento.
Fai delle prove a casa per organizzare i tavoli e l'esposizione a seconda dello spazio che avrai disponibile. Se hai lo spazio standard del gazebo 3x3 puoi sbizzarrirti ma molti market assegnano un 2x2 o spazi variabili, quindi leggi sempre attentamente le istruzioni che ti inviano gli organizzatori e non partire impreparata, rischieresti di perdere molto tempo una volta sul posto per decidere come posizionare la tua attrezzatura e i tuoi prodotti. Io faccio le prove sul pavimento del garage, segnando lo spazio con il nastro-carta per rendermi conto bene dello spazio, è  molto utile anche quando condividi lo spazio con un altro espositore, come nel nostro caso.

A seconda dello spazio che hai a disposizione, decidi cosa esporre e cosa no. Se lo spazio è piccolo e sei come me che produco mille cose diverse, molto probabilmente non riuscirai a far vedere proprio tutto, quindi è meglio scremare per evitare l'effetto accozzaglia di ogni genere che sembra buttato lì a caso, non è professionale ed è addirittura fastidioso per l'occhio di chi guarda (non ci credi? guarda la foto "momento verità qui sotto!).

5) cura il tuo allestimento dal punto di vista estetico.
Questo punto è fondamentale. La tua bancarella è il tuo biglietto da visita e la tua vetrina. Ancora prima di vedere i prodotti, le persone percepiscono tutta la struttura e il movimento che creano le attrezzature del tuo allestimento. Questo fa buona parte della forza attrattiva della tua esposizione.
Scegli un allestimento in linea con il tuo stile e il tuo messaggio. Si possono usare tanti modi e oggetti per creare movimento sulla bancarella: scatole, cassette di legno, cassette della frutta, scatole di latta vintage, vecchi cassetti, bacheche e largo alla fantasia, la regola è che comunque è il tuo prodotto ad essere protagonista, non il tuo allestimento.
Un tocco in più: aggiungi una lanterna, una piantina o un vaso di caramelle da offrire a chi si ferma da te... renderanno la tua esposizione accogliente e viva!

Momento verità: in alto la mia primissima esposizione... in basso l'ultima. Trova le differenze!


6) Presta molta attenzione alla disposizione dei tuoi prodotti sulla bancarella.
Se hai un solo tipo di prodotto, un allestimento minimal può funzionare.
Se hai diverse tipologie di prodotto, può essere utile suddividere l'allestimento in zone "dedicate". Per esempio, io ho creato la zona tubijoux che raccoglie collane, orecchini e bracciali, la zona missoftheworld, la zona ciondoli anelli e orecchini, quella delle Spinose e quella delle tavolette "the Art of Nature". Così chi è interessato ad esempio ai tubijoux, può vedere facilmente tutti i prodotti della gamma.

Nella mia esposizione, la zona dedicata alle tavole "The Art of Nature"


Un trucco: 
Se il tuo allestimento si sviluppa in orizzontale (sul tavolo) e in verticale (con espositori), esponi ogni prodotto "un po' su e un po' giù", sai perché? Perché la gente spesso cammina con la linea visiva puntata sui tavoli e, anche se percepisce tutto l'allestimento, molto spesso non vede quello che è esposto in verticale!
Al contrario, alcuni notano solo quello che è in alto.
Così se ti accorgi che qualcuno è interessato ad un prodotto puoi dirgli "ne trova altri esposti qui".

Le #missoftheworld sono esposte sia sopra che sotto e i tubijoux anche


Col passare del tempo:
ogni anno o quando ne senti il bisogno, studia di modificare il tuo allestimento rimanendo fedele al tuo stile. Puoi variare le stoffe o gli oggetti che usi per esporre. Trova qualche nuova soluzione. In questo modo, farai capire a chi ti segue che non sei solo li "basta che si venda" ma che ci tieni. Un'esposizione curata è il biglietto da visita visivo in un market handmade.

L'esposizione di Tu.Bi Design cambierà a breve... stay tuned!


7) dietro la bancarella, preparati una zona confezionamento.
Appena hai finito di allestire l'esposizione, predisponi una zona dietro alla bancarella dove potrai comodamente confezionare le tue creazioni. Se hai dei timbri per i sacchetti, timbrali a casa ma se non riesci, è una cosa che potrai fare nei tempi morti del mercatino.
Io per esempio, ho organizzato una piccola scatola in cui tengo i sacchetti di diverse dimensioni, washi tapes, nastro, perforatrice e forbice. Così ho tutto subito a portata di mano, è importante nei momenti in cui hai tante persone attorno al tuo stand (e te lo auguro con tutto il cuore!)

8) Sii gentile e discreta. Se puoi, non startene seduta nascosta dietro ma mantieni il contatto visivo con le persone che si fermano. Fai un piccolo sorriso, un cenno o un saluto ma cerca di essere discreta, senza "assalire" subito chi viene da te proponendo il tuo prodotto, potresti intimorire! Pazienta un po' e se vedi che la persona guarda con interesse puoi dirle "se ha bisogno o se vuole chiedere sono a disposizione". Parola d'ordine: gentilezza!

9) Portati qualcosa da fare nei tempi morti.
In ogni mercatino o market ci sono orari in cui il flusso di gente si dirada, tipicamente all'ora di pranzo e fino al pomeriggio, quando poi "escono a fare un giro".
Puoi approfittarne per portare avanti qualche step del tuo lavoro, se le tue lavorazioni lo permettono. Oppure leggi un libro o approfitta per fare un tour degli altri espositori!

10) Never forget:
- acqua da bere e qualcosa da sgranocchiare
- salviettine umidificate
- scaldolino per l'inverno, antizanzare e crema solare per l'estate!
- un telo impermeabile salva-bancarella in caso di pioggia (io tengo quelli sottili che si usano per coprire i mobili quando si ridipinge casa)
- qualcosa che faccia da peso per il gazebo in caso di vento



Last, but not least...
i problemi vanno lasciati a casa, in bancarella porta solo il tuo sorriso!


Qui si conclude la mia miniserie di consigli per te che vuoi cominciare a fare market creativi, ti è piaciuta? Ti è servita? Mi interessa moltissimo la tua opinione e la tua esperienza, scrivimi nei commenti!

Se vuoi leggere la prima puntata con i consigli per scegliere il market giusto, clicca QUI