venerdì 28 luglio 2017

Consigli a piedi nudi per pianificare market, mercatini ed eventi a cui partecipare con la bancarella

Partecipare a market e mercatini è un grosso impegno, inutile dire di no. Un grosso impegno in termini di spesa e soprattutto di tempo, a partire dalla burocrazia necessaria per candidarsi, iscriversi, inviare i documenti ma anche per prepararsi una certa scorta di prodotti e, ovviamente, per partecipare fisicamente. Si deve salutare con la manina un discreto numero di weekend di libertà (ma, come ho già detto, si guadagna in felicità, emozione e amicizia davvero tanto).
Se volete leggere le precedenti puntate con i miei consigli per scegliere il market giusto e organizzare al meglio la propria bancarella, le trovate QUI e QUI.
Ma non abbiamo parlato del tempo che dobbiamo investire nella famigerata pianificazione.

Ta da da da daaaaan, la PIANIFICAZIONE! Ebbene si, se partecipate in modo saltuario e casuale potete anche decidere sul momento ma se siete delle bancarelliste nomadi e basate buona parte della vostra attività su market e mercatini, un minimo di pianificazione dovete farla.

Conviene mettersi lì con il calendario davanti e segnare gli eventi più grossi e importanti a cui si vuole partecipare. Io di solito mi segno non solo le date dell'evento ma anche la scadenza per l'invio della candidatura e la data entro la quale ti daranno una risposta.




Per avere una visione di insieme dell'impegno temporale, che aiuti anche la memoria visiva, consiglio di usare un foglio con tutto il calendario annuale. Se è già incluso nella vostra agenda, bene, altrimenti potete scaricarlo online e stamparlo cartaceo QUI anche per gli anni successivi.

Non so voi ma a me piace avere degli eventi fissi a cui partecipare ogni anno, ma quali sono i pro e i contro? Da un lato, è bello avere questi appuntamenti perché la gente spesso viene cercando proprio te, ti ha già conosciuta, si aspetta di trovarti. Spesso mi sento dire "sono venuta apposta". Dall'altro lato, invece, c'è il rischio che la gente si abitui troppo a vederti lì e ti consideri "la solita bancarella"... come rimediare? Semplice: siate sempre originali, abbandonate i prodotti vecchi per proporne di nuovi... sarete sempre voi, è vero, ma sarete sempre una sorpresa anche per chi vi conosce già! Valutate però sempre attentamente l'andamento del gradimento nei vostri confronti col passare degli anni.

In generale, è meglio variare la propria presenza e, se potete, cercate di andare anche in zone dove non siete ancora state e dove non vi hanno mai visto. Potrete incontrare un nuovo pubblico e sperimenterete nuovi market, cosa fondamentale per capire quali sono quelli più adatti a voi.

Successivamente, potete scegliere altri eventi a completamento. Certo che, se scegliere non è affatto semplice non lo è nemmeno sapere quali sono gli eventi handmade di qualità ai quali varrebbe la pena partecipare!

Vi posso consigliare un nuovo sito, Man-Mano, dove si può trovare un comodissimo calendario di eventi suddivisi per mese e in ordine cronologico, inclusi i link ai siti, alle pagine Facebook o ai form di iscrizione.
Gli eventi sono anche visionabili per area geografica, così potete anche vedere quelli più vicini a voi.
Man-Mano include solo market ed eventi di handmade, artigianato, vintage, autoproduzione di qualità, non troverete insomma i mercatini delle sagre di paese. Dato che il sito è abbastanza giovane, non è ancora completo ma si possono segnalare i migliori market, attraverso l'apposito form nell'area contatti.

Io lo sto usando adesso per pianificare i market di settembre ed è molto utile anche quando, capita, di non essere inclusi tra i creativi selezionati per un market. Ti resta il "buco" e hai bisogno di vedere in fretta come coprire quelle date, avere davanti la lista di eventi in ordine cronologico è la manna dal cielo!

Sul sito di Man-Mano troverete anche un piccolo vademecum scritto da me per scegliere i mercatini e organizzare l'allestimento della bancarella (per leggerlo, cliccate QUI)

Ultimo consiglio: a volte capita di vedere un evento "wow" ma accorgersi che la data per l'invio della candidatura è già scaduta, magari anche da parecchio! Disastro? Never give up, se vi sembra davvero l'evento giusto, vale la pena inviare una mail agli organizzatori con una piccola presentazione e il link alla vostra gallery Instagram o un paio di foto (non molte), proponendosi "nel caso qualcuno rinunciasse al proprio posto"... a volte funziona! A me è già capitato e... proprio stamattina ho ricevuto la conferma per un bel mercatino di settembre!

Spero che i miei consigli vi siano utili, aspetto le vostre impressioni e domande o dubbi nei commenti!

giovedì 13 luglio 2017

Tropical trend - 4 DIY tropical per combattere il caldo!

Mi è venuta la fissa delle decorazioni tropical. Ma io so il perché, volete saperlo anche voi?
Beh anche se non volete, ve lo dico: perché ho comprato dei cuscini in stile tropical per il terrazzo, poi però li ho mescolati con altri in stile indie perché volevo un jungalow di Justina Blakeney che adoro! Per avvicinarmi a questo stile, sono andata da Maisons Du Monde e sono stata letteralmente un'intera ora a guardare e accostare cuscini perché erano tutti stupendi (e io avevo pochi soldi, accidenti!).


Il mio nuovo cuscino Maisons Du Monde
                 

Comunque, adesso che, finalmente, habemus cuscini, mi devo assolutamente inventare qualcosa per proseguire con questo mood senza spendere tutti gli stipendi da qui a Natale.

Ecco quindi 4 progettini DIY a tema tropical, facili facili e super carini, per combattere il caldo di questi giorni, stare belle fresche ed evitare il surriscaldamento dei neuroni.
Li ho cercati in 4 diversi gusti: cocomero, cocco, ananas e... foglia di monstera! Come? La monstera non è un gusto? Non preoccupatevi, sta andando talmente in trend che tra poco la useranno anche nel gelato, fidatevi.

Gusto COCOMERO
Per esempio, basta prendere un vaso da conserva, cordino verde, colla e pennarello nero per creare dei bicchieri da bibita o acqua aromatizzata in stile cocomero!
Voi non potete saperlo ma l'idraulico, che nonostante la sua passione per la casa non è mai aggiornato sui trend di decorazione, ha scoperto adesso (si... lo so, solo adesso) questa mania di usare i vasi da conserva come bicchieri e ne è esaltato (ripeto, esaltato).
Perciò si... questa idea fa al caso mio, ma anche vostro!
(psst, volete rivedere il mio tutorial a tema cocomero per un segnalibro? Cliccate qui! Se invece volete vedere il vassoio a tema cocomero che ho realizzato, cliccate qui)








Gusto COCCO
Ah niente, stavo cercando qualcosa a tema cocco ma una volta che i miei occhi si sono posati su questa immagine, è finita lì.
Cioè lo so che sembra banale, ma quanto sono carine? E poi sappiate che sono ingannevoli, perché sotto a quella frutta, fiori e cose carine c'è una crema... io ci metterei il gelato!
Comunque, usare il cocco come coppette per macedonia, gelato, dolci al cucchiaio ma anche mini insalatine fantasia, per me è un'idea bellissima!







Gusto ANANAS
Le air-plants, piante dell'aria, sono piante bellissime e super decorative perché non hanno bisogno di terra per sopravvivere! Infatti, assorbono acqua e umidità dai pori sulle foglie e quindi si prestano per fantasiose decorazioni.
Questo carinissimo vasetto ananas è fatto di semplicissimo DAS, la pasta da modellare e colorare che tutti conosciamo e che è facilmente reperibile. Per me è adorabile!
(psst, volete rivedere il mio tutorial a tema ananas per un vasetto? Cliccate qui!







Gusto MONSTERA
Semplicissimo questo DIY, basta appendere le foglie al muro usando il nastro biadesivo per creare un backdrop super tropicale.
Così possiamo giocare a fare le fashion blogger, le food blogger, le lifestyle blogger... o solo i selfie ma con uno sfondo fighissimo!
Vero?





Siete più fresche? Io già mi sento meglio!


Alcune cosine in stile tropical, incluso il segnalibro che trovate qui

mercoledì 5 luglio 2017

Le nuove spille #bohorulas e il recupero dei materiali

Un po' di tempo fa mi sono lanciata sulle Stories di Instagram in un pippone immenso sull'importanza e sul significato del recupero dei materiali per l'attività di Vivereapiedinudi (e per la vita in generale).

Perché l'ho fatto? Perché sono una testona e mi sono resa conto che spesso do molto per scontato, cose, concetti, principi che stanno alla base della mia attività handmade (ma anche di blogging e vita) e che invece non sempre sono chiare oppure passano inosservate.

Quindi, oggi vi beccate il pippone anche qui e in fondo al post vi presento una novità, quindi non scappate!

Se leggete il sottotitolo di questo blog, è "junk can be a jewel" (in italiano di solito lo traduco con "lo scarto diventa prezioso"). Junk, in inglese è letteralmente un "rottame". Uno scarto, un avanzo oppure qualcosa che in teoria non serve più o ha finito il suo ciclo vitale e dovrebbe essere buttato. Ecco, questo scarto, questo rottame, può diventare un gioiello se viene rielaborato e trasformato in modo sapiente, magari aggiungendo "ingredienti" preziosi, particolari o ricercati.
Per esempio, scarti di legno da lavorazioni edili o legno di cassette della frutta diventano ciondoli, spille, anelli ed orecchini rielaborati con preziose carte chiyogami giapponesi, carte decorative, bottoni vintage, perle di legno, cristalli o pietre.

               


               
Oppure dei pallet rotti e inutilizzabili, se ben lavorati con pazienza e cura, diventano decorazioni da appendere alle pareti con stampe antiche di insetti, pezzi anatomici e botanici.

Oppure ancora, pezzi di tubo idraulico di rame, scartati nei cantieri o smontati in vecchi impianti, diventano originali bijoux assieme a perle di legno, vetro e pietre dure.

E in mezzo cosa c'è? Ve lo dico: tanto lavoro, cura e amore. Ma soprattutto, rispetto.

Possono sembrare le classiche frasi fatte ma dietro al recupero c'è il rispetto per la Terra e i materiali che ci mette a disposizione. Perché buttare qualcosa che veramente può diventare utile e prezioso? Magari non ci pensiamo ma anche i procedimenti di riciclo richiedono l'impiego di energia e sono spesso costosi.
Rispetto per le generazioni che vengono: insegnare ai futuri adulti a non sprecare ma ad essere fantasiosi e creativi con quello di cui dispongono, potrebbe essere anche un modo per stimolarli ad affrontare le difficoltà della vita. Non che io voglia chiamare in causa McGyver, però...



Rispetto per voi. Si, proprio perché recuperare un materiale non è facile. Non te lo trovi già pronto in ottime condizioni. Lo devi cercare... non tutte le cassette della frutta sono adatte ad essere trasformate in bijoux a piedi nudi. Ci vogliono quelle robuste, bisogna scartare i pezzi troppo rovinati, bisogna fare delle prove per testarne la resistenza.
Non parliamo poi dei pallet e del dolore alle braccia per tagliarli e levigarli, che a volte vado a dormire che ancora faccio i movimenti per levigare (come Charlie Chaplin nel film "Tempi moderni")! Proprio perché sono materiali più rozzi vanno lavorati di più, ed ecco che arrivano la cura e l'amore.

Quindi, i materiali di recupero non sono certo quelli che "non costano niente" ma anzi... costano tanto lavoro e amore!

Vi ho convinti? Indossereste con orgoglio una spilla ricavata dalle cassette di fragole? 
Allora siete nel posto giusto perché da oggi potrete trovare le nuove #BOHORULAS nel mio shop ETSY!

Sono spille per chi ama il sogno di una vita "on the road", il senso di libertà di viaggiare e scoprire il mondo senza limiti e costrizioni!
E si è proprio vero... sono realizzate recuperando un robustissimo legno delle cassette di fragole. Robusto si, ma le spille sono leggere!






Le trovate in 5 diversi colori ma nulla vieta di personalizzarle come preferite, basta scrivermi a vivereapiedinudi@gmail.com.

                   


Adoro queste #bohorulas perché sono simpatiche, allegre e colorate e fanno venire voglia di avventura! E sono ecologiche, in pieno stile "apiedinudi".
Avete già indovinato a cosa mi sono ispirata per le #bohorulas? Ma certo... alla Dolly!



   


Dove trovate le #bohorulas? QUI!